Allergia: 20 Selgitust, Mis On Allergia Ning Miks See Võib Tekkida

Psiche e Soma

In questo stesso periodo si trova anche la parietaria, a Napoli davvero onnipresente, e l’ulivo, tra le principali fonti di allergia nell’area mediterranea. Alcune allergie possono avere ripercussioni sull’alimentazione: si tratta delle cosiddette allergie crociate che scatenano reazioni allergiche in diverse fonti tra cui quelle alimentari. La svolta nella comprensione dei meccanismi con cui si sviluppano le allergie avvenne con la scoperta del ruolo delle immunoglobuline E (IgE). Non è possibile utilizzare dei prodotti che siano del tutto nichel free, poiché le analisi di laboratorio disponibili non sono in grado di accertare se effettivamente in quel prodotto è presente una quantità di nichel pari a zero. In caso di allergia da contatto vengono colpite solo le parti del corpo esposte all’allergene: le aree più colpite da allergia al nichel sono le mani e il viso ma la dermatite può comparire anche in altre zone. Il caso della signora Rosanna F., sottoposta a innumerevoli accertamenti che avevano già in partenza una probabilità elevatissima di dare esito negativo, è esemplare. Essi possono dare reazioni anafilattiche e reazioni di orticaria-angioedema. Con queste informazioni lo specialista potrà stilare una dieta anti-allergica ad hoc e indicare corretti stili di vita, come ad esempio sconsigliare l’attività fisica e l’uso di antinfiammatori nelle due-quattro ore precedenti e successive al pasto, o dare indicazioni di soluzioni di pronto intervento (di emergenza) per evitare possibili shock anafilattici quando in caso di allergia vengono coinvolti almeno due apparati, di solito respiratorio e digestivo.

Due limiti evitabili se ai primi sospetti di allergia alimentare, che possono comparire entro pochi minuti dall’ingestione dell’alimento allergico e fino a un massimo di qualche ora con manifestazioni variabili dalla sensazione di calore alla pelle, prurito, orticaria, gonfiore intorno agli occhi, alle labbra e/o alla lingua, ma anche stanchezza intensa, nausea, bruciore alla gola, ci si rivolge a uno specialista e a centri di riferimento: «Qui sarà possibile effettuare test validati scientificamente - continua Canonica - che consentono di individuare con precisione non solo l’alimento sospetto ma a quale porzione di esso, di norma una proteina ( o una frazione di essa), si è ipersensibili e avviare così la corretta terapia». Eppure è successo. E dato che le conseguenze potevano essere ben più gravi, Moscatelli ha contattato il suo avvocato Massimo Boni. Nella maggior parte dei casi si impone l’eliminazione dalla dieta dell’‘alimento miccia’, oppure il consumo oculato perché, a seconda delle proteine coinvolte, potrebbe persino essere possibile mangiare un frutto a cui si è allergici togliendo semplicemente la buccia, o di contro mangiarlo solo cotto.

“Le aziende produttrici di latte in polvere per bambini usano l’allergia alle proteine del latte vaccino come ‘cavallo di Troia’ per stringere relazioni pericolose con i medici e i professionisti del mondo pediatrico”. Diversamente all’intolleranza al lattosio, l’allergia al latte vaccino non implica l’incapacità di digerire correttamente il latte, bensì una risposta del sistema immunitario scatenata dalle proteine contenute nel latte (vedere Panoramica sulle reazioni allergiche Panoramica sulle reazioni allergiche Le reazioni allergiche (reazioni di ipersensibilità) sono risposte immunitarie inadeguate a sostanze solitamente innocue. Ogni sintomo deve essere comunque preso in esame e non https://farmaci-italia.com/trattamento-dell-obesita.html essere trascurato perché le allergie da alimenti, da farmaci, punture d’insetti o altre sostanze possono provocare uno shock anafilattico , ossia una grave reazione allergica a rapida comparsa che può causare anche la morte. Molte allergie, come le allergie ai pollini, sono stagionali, ma se i sintomi si verificano tutto l’anno peggioreranno durante le stagioni in cui la quantità di sostanze irritanti disperse nell'aria è più elevata. Fexallegra nasale spray antiallergico decongestionante per sintomi nasali, terapia sintomatica delle riniti allergiche come il raffreddore da fieno. Anche se questa terapia è ancora in una fase di sperimentazione, è risultata piuttosto efficace nel ridurre i sintomi gastrointestinali e cutanei sistemici; i risultati per i casi di DAC non sono ancora del tutto soddisfacenti e sono necessari ulteriori studi onde migliorare l’efficacia di questa terapia.

Se l’allergia stagionale e i suoi sintomi, nonostante una terapia sintomatica, non accennano a migliorare nell’arco di un paio di settimane, è bene rivolgersi al medico. Se c’è il sospetto che il bambino sia allergico è bene chiedere il parere del pediatra che valuterà caso per caso, in base sia alla storia familiare del bambino (chi ha genitori allergici ha il doppio delle probabilità di essere allergico), alla sintomatologia e all’età del bambino (generalmente si tende a non eseguire prove allergiche su bambini di età inferiore ai tre anni), ed eventualmente prescriverà una visita dall’allergologo. La prima indicazione è rivolgersi a un centro di riferimento dove sottoporsi a una vista che preveda la raccolta della storia clinica delle manifestazioni, utile per identificare i possibili alimenti sospetti; eseguire dei test cutanei come il prick test; fare un dosaggio degli anticorpi IgE specifici e sottoporsi sotto controllo medico a un test di provocazione orale che consiste nella somministrazione di dosi progressivamente crescenti dell’alimento allergico fino a scatenare i sintomi a una dose corrispondente a quella normalmente assunta.

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